I restauri conservativi sono messi in atto con materiali e tecniche idonee per fabbricati storici, in conformità alle direttive delle soprintendenze comunale e statale, con intonaci di calce idraulica naturale privi di cemento, malte modellabili, rasature a base di calce, con tinteggiature ai silicati o a base di calce, in conformità con le tecnologie costruttive originarie. Tutti i lavori muovono dall'analisi del degrado e con consolidamento degli intonaci attraverso tecniche compatibili, prodotti a base minerale o iniezioni di malte idrauliche, con particolare attenzione alla conservazione di tutte le componenti. I balconi originali in graniglia o in cementine laddove originali e con qualità architettonica, sono stati restaurati; laddove non è stato possibile il restauro, sono stati ricostruiti da artigiani utilizzando le stesse tecniche originali. Sono stati inoltre effettuati saggi stratigrafici, calchi e opere di restauratore, in accordo con la Soprintendenza statale e capitolina presso le quali sono stati fatti accessi agli atti, richieste documentali e dalle quali sono stati ottenuti i pareri preventivi.